top of page
macro-dettaglio-di-carta-arrotolata-nota-musicale.jpg

Orazio Michi dell’Arpa

​​

Orazio Michi nacque  nel 1595 ad Alife, all’epoca un piccolo centro del Regno di Napoli, oggi provincia di Caserta. Dei suoi studi non si hanno documenti certi ma probabilmente gravitarono per le scuole e per i maestri napoletani visto il suo talento nello strumento dell’Arpa Doppia che vantava ottime scuole in quei contesti. Giovane, nel 1613 fu già a servizio del Cardinale Alessandro Damasceni Peretti Montalto a Roma, un ambiente ritenuto di ottimo rilievo culturale per quell’epoca. Ebbe successo come virtuoso dell’arpa e come compositore di cantate profane e spirituali. Alla morte del Cardinale Montalto, per un periodo, fu protagonista di numerosi eventi sia di carattere sacro che profano poi, dalle documentazioni, emerge un suo impegno fisso presso la cappella del Cardinale Maurizio di Savoia. Orazio Michi mori nel 1641 a soli 46 anni lasciando un cospicuo lascito soprattutto alla fondazione di Santa Maria della Vallicella, ove si presume abbia anche partecipato alle attività a scopo benefico intraprese da San Filippo Neri.


Valorizzare l’opera e la figura di Orazio Michi è oggi un’azione doverosa per allontanare dal pericoloso oblio una figura di musicista particolarmente interessante della prima metà del Seicento. In effetti questo musicista, virtuoso di uno strumento complesso come l’Arpa doppia, ora in disuso, si distinse anche nella composizione di Arie spirituali e profane, su testi di autorevoli autori e poeti dell’epoca, partecipando appieno a quel movimento di grandissimo rilievo che fu legato allo sviluppo della monodia barocca di scuola romana. Orazio Michi fu a servizio dell’autorevolissimo Cardinale di Montalto,  considerato un importante mecenate a Roma, uomo di grande cultura e sensibilità che aveva al suo seguito importanti figure dell’arte e della letteratura, nonché della musica di quel tempo. Il musicista alifano, probabilmente giunto a Roma tramite l’aiuto del vescovo di Venafro, fratello del cardinale, ma questo non è accertato, non solo si distinse in quell’ambiente, guadagnando stima e anche una posizione ragguardevole per un musicista di quel tempo, ma superò anche questa condizione divenendo un attivo compositore, partecipando appieno a quella grande rivoluzione di musica e teatro che vide protagonista l’Oratorio di Santa Maria alla Vallicella a Roma.

 

Orazio Michi fu tra le figure di spicco di quell’epoca, fu attivo in vari contesti, dimostrando competenza e sensibilità contribuendo fattivamente al diffondersi di un gusto musicale nuovo, la Scuola Romana, di grande interesse che ebbe seguito nella genesi di tutta la musica a venire. Da quell’estetica si ebbero nuove strade di teatro, l’Oratorio, ma nacquero anche preziosi  spunti della vocalità del  melodramma, fu da ispirazione ad un nuovo concetto di Polifonia, da questi contesti culturali si generarono buona parte di tutto il meglio della musica e del teatro di quel tempo. Orazio Michi fu parte di tutto questo, la sua figura merita così appieno di essere esaminata ma soprattutto di essere valorizzata per dare il giusto peso ad una produzione artistica ben lontana da facili provincialismi. Questo musicista fu vero protagonista, partecipò al meglio che poteva esserci nel suo ambiente, fu virtuoso al suo strumento ma anche insigne compositore. Con la sua arte contribuì alla genesi e allo sviluppo di quell’estetica denominata in seguito: Primo Barocco di Scuola Romana, meraviglia di bellezza, linguaggio altissimo, sintesi espressiva di un’epoca ritenuta tra le più interessanti e affascinanti della storia della musica occidentale.
                                                                       (Sintesi biografica a cura di Antonio Bellone)

​​​

​Canale youtube dedicato alle composizioni di Orazio Michi dell’Arpa.
Convegno e concerto filologico tenuto ad Alife il 3/1/2025

presso la chiesa di S.Caterina. Clicca qui >>>

  • Youtube
bottom of page